Azienda Agricola Tamellini Soave


La nostra azienda agricola fonda le sue radici in una lunga storia famigliare, iniziata da nostro nonno nel 1930 che insieme altri 30 viticoltori fondò la “Cantina Sociale di Soave”. Attualmente disponiamo di 50 ettari di vigneti e lavoriamo solo con Garganega in purezza. La nostra filosofia aziendale, trasmessa ormai da generazioni, é “Quello che dai alla terra, ti tornerà indietro cento volte”, siamo ben consci che il potere della natura sia di gran lunga superiore alle nostre conoscenze e che i nostri interventi devono limitarsi a creare il meno danno possibile. Guidati dalla passione per il nostro lavoro e dall’esperienza che il tempo ci ha fatto maturare, tutti i giorni mettiamo passione e tenacia per dar frutto ad un vino che rispecchi la vera tradizione del Soave, dove l’unica protagonista è la Garganega.

STRUTTURA DELL’AZIENDA


Attualmente la dimensione dell’azienda è di quasi 50 ettari, metà a pergola veronese e metà a Guyot(spalliera).

 

Tutte le produzioni sono solo con Garganega in purezza.

 

Il disciplinare del Soave permette, dopo varie modifiche, di utilizzare il 65% di Garganega e il rimanente 35% di Trebbiano di Soave o altri vitigni che ne possano migliorare la qualitá.

 

La Garganega non è un vitigno aromatico e quindi se si taglia qualche altro vitigno aromatico, anche in piccola quantità, cambia completamente il gusto, per questo motivo abbiamo deciso di produrre vino, per dimostrare al mondo e agli estimatori del buon bere che con semplicità e tradizione si può fare un SOAVE che nessuno ha il coraggio di fare, rispettando una tipicità che ormai nelle nostre zone è stata dimenticata.

 

L’unico uvaggio nel disciplinare storico oltre la Garganega è il Trebbiano di Soave. Quest’ultimo però in commercio non è il Trebbiano storico tradizionale ma una derivazione del Verdicchio, le cui caratteristiche sono ben lontane da quelle del Trebbiano di Soave.

 

Nel 1999, abbiamo innestato questo vecchio vitigno che aveva il nonno in un campo di viti del 1920. Ci sono voluti 25 anni prima di poter fare delle nuove viti, poiché le viti madri vecchie erano piene di virus e innestandole anche su piante giovani hanno stentato per parecchi anni prima di riuscire a esprimere il carattere esente da virus.

 

Attualmente abbiamo circa 1500 piante di Trebbiamo ma ci vorranno ancora 5-6 anni per fare un vigneto significativo e trasformarlo in vino. Se si vuole fare i lavori fatti bene ci vuole tempo e pazienza, altrimenti si prendono scorciatoie, che anche se legali sono di miseri risultati.

 

TECNICA DI VIGNETO


CONCIMAZIONI : Altre aziende effettuano concimazioni annuali, noi abbiamo fatto 4 concimazioni in 26 anni.

 

DIFESA SANITARIA: di norma effettuiamo trattamenti solo con prodotti di copertura e non con prodotti che entrano in circolo all’interno della pianta per non indebolire il sistema immunitario della vite.

 

TECNICA COLTURALE : non si effettuano diserbi nel terreno per non intaccarne i microorganismi e per non alterarne il sistema osmotico. Questo comporta l’acquisto e la prova di attrezzature non ancora ottimizzate per questi interventi con un dispendio di ore di lavoro non indifferente.

 

IRRIGAZIONE : solo di soccorso in annate eccezionali.

 

POTATURA : Si lascia un carico di gemme sufficienti per ottenere una produzione non di quantità ma di qualità.

 

VENDEMMIA : Raccolta a mano , si tolgono gli acini non idonei prima della posa nei bins (contenitori di 1m*1m* 0.5m h). Entro 1 ora dalla vendemmia l’uva viene messa nella cella frigo per abbassarne la temperatura . La pressatura viene fatta a uva intera in una pressa a saturazione di azoto per non far prendere ossigeno al mosto. Il mosto successivamente viene messo in un tino e si fa la decantazione naturale della feccia. Travaso e poi fermentazione a basse temperature per circa 30 giorni.